IN PRINCIPIO FU L'ACQUA | gli impianti idrovori, della bonifica |
Fin da bambino ero affascinato da i cosiddetti ''bacini''di bonifica,
edifici dall'architettura industriale di pregio, quasi sempre fatti in pietra,
con grandi finestre, attraverso le quali sbirciavo all'interno,
intravedendo in un'atmosfera di semi oscurità, dei grandiosi motori a pompa
e altri macchinosi marchingegni fatti di ingranaggi leve e giganteschi manometri.
Li, nei paraggi, mi portava in bicicletta mio padre a pescare, quindi, per me questi luoghi,
hanno sempre fatto parte del mio vissuto affettivo e territoriale, al punto tale che qualche anno fa,
decisi di materializzare un piccolo sogno, cioè quello di realizzare una sorta di diario fotografico personale,
all'interno degli impianti stessi, soffermandomi soprattutto nella descrizione di particolari non solo architettonici.
Avvalendomi della fondamentale disponibilità del consorzio di Bonifica della pianura Veneta fra Livenza e Tagliamento,
nella primavera del 2009 sono riuscito a visitare sei impianti idrovori,tutti in provincia di Venezia,
costruiti negli anni venti,''tutti ancora perfettamente funzionanti ''
entrando anche in una ex abitazione, inserita in un'ala della struttura, dove viveva il custode e la sua famiglia,
come si usava nei grandi impianti, avvertendone attraverso alcuni oggetti lasciati, ancora la presenza.
Le immagini che vedrete, sono volutamente desaturate e ricche di ombre,
nel tentativo di restituire come in un ricordo sbiadito, quella patina del tempo che ha intriso tutto,
fatta di odori d'olio e nafta, di acqua, rumori e silenzi, tutta l'atmosfera melanconica e plumbea di quelle giornate
in cui si rende necessaria la messa in funzione degli impianti idrovori per affrontare un'emergenza idrica.